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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Lesina

"Sbarcato dal vapore a Lesina, il primo oggetto che mi colpì fu l'elegante loggia del Sanmicheli, ove anticamente rendevasi giustizia, tutta guasta e rovinosa, perché non vennero mai riparati i danni fatti dai cannoni russi nel 1808. La città ha un teatro, un casino, qualche scuola, e per la dolcezza del clima e la coltura degli ospitali abitanti è uno de' più ameni soggiorni in Dalmazia. Lesina, una delle prime tra le isole orientali della Dalmazia per estensione e fertilità, è lunga 37 miglia, larga 3 incirca; vi si contano 11.600 abitanti, dei quali circa 1.800 in città. Pretendesi che il suo nome attuale derivi dalla lesina, noto ferro de' calzolaj, perché la sua forma vi rassomiglia. Mite è il clima, e v'allignano il carubbo, l'aloè e la palma. I suoi fichi, che disseccati si spediscono in piccoli bariletti, gareggiano per squisitezza con quelli di Smirne; prelibati i vini, e darebbero forte lucro qualora si usasse maggior diligenza, e buoni metodi per farli e conservarli. Dal fiore di rosmarino, comunissimo nell'isola, si distilla uno spirito detto Acqua della Regina, somigliante alla notissima di Colonia, e se ne fa qualche traffico all'estero (pp. 181-182)".