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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Lussinpiccolo

"Il 5 aprile 1840 m'imbarcai sul Mitrowsky, uno dei battelli a vapore del Lloyd, in allora destinato ai viaggi periodici in Dalmazia (p. 29). Fattosi propizio il vento, si levò l'áncora per entrare nel temuto Quarnero. Questo golfo è burrascosissimo, perché vi domina ogni sorta di venti, specialmente la borra. [...]. Noi però lo traversammo senza disastri, ed allo spuntar del sole il Mitrowsky trovavasi in faccia all'isola di Lossin Piccolo, ed entrava nel porto detto la Valle d'Augusto. La città sorge sul pendio d'un colle, e le case, stendendosi a guisa di mezzaluna d'intorno al porto, presentano all'occhio un ridente anfiteatro. Io m'aggirava per le vie durante la breve fermata del vapore che fa a Lossin la sua prima stazione, quando mi colpì l'orecchio l'accento lombardo. [...]. Era un comasco del lago stabilito da anni in quell'isola, dove aveva fatto qualche fortuna come lattonajo. Mi disse esservi molt'altri suoi compatriotti non solo ivi, ma in quasi tutte le isole della Dalmazia; alcuni con dimora fissa, altri girovaghi esercitando varj mestieri. […]. Dopo una fermata di due ore a Lussin Piccolo senza nulla avervi veduto che meriti un ricordo, ripartii alla volta di Zara (pp. 35-37)".