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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Pago

"La vicina isola di Pago è pure capoluogo del distretto d'ugual nome e conta nel suo comune politico poco più di 5000 abitanti, i quali si dedicano specialmente alla raccolta del sale che forma il principale ramo del loro commercio e di quello dell'intera Dalmazia. Le saline del Pago si estendono per quasi cinque chilometri in lunghezza verso scirocco, contengono 1849 cavedini, costituiti in 129 pertinenze ed otto contrade e l'annua sua vendita supera 60,000 staia venete, avvertendo che l'abbondanza del prodotto dipende non solo dalla stagione, ma anche dalla cura e diligenza del salinaro. Combinandosi queste due circostanze, si può in un anno raddoppiare il prodotto, essendochè non avvi limitazione nel fabbricarlo, purchè riesca di buona qualità bianca.

L'isola di Pago, veniva dagli antichi chiamata Lissa o Ghissa; ha una superficie di 100 chilometri quadrati circa, ed i suoi abitanti si tengono per i più industriosi isolani della Dalmazia. Questi ricavano il loro sostentamento specialmente dalle saline, dalla coltivazione delle viti, dalla pesca e dal piccolo cabotaggio. L'isola di Pago trovasi posta di contro alla Licca della Croazia colla quale forma il canale della Morlana detto dai Romani: Sinus cariniensis. Il borgo di Pago, capoluogo dell'isola stessa è posto in un lungo seno di mare detto valle di Zasko, ed in origine non era che un castello eretto a difesa, contro gli Uscocchi, nel 1442" (pp. 196-197).