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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Curzola

"L'isola di Curzola specchiasi nel mare, ed è capoluogo del distretto omonimo, anticamente chiamata dai Greci Melana, Corcira nigra dai Romani. Giace al sud di Lesina, la sua area è di 44 chilometri quadrati, la popolazione di 6600 abitanti, la sua maggiore lunghezza da levante a ponente è di 37 chilometri, la maggiore larghezza di 8, è attraversata da monti coperti d'alberi. Dalla parte di ponente è folta di boschi d'alto fusto, i quali somministrano buon legname di costruzione. Possiede ottimi porti e cantieri, la sua pesca è abbondantissima lungo le coste, e gli abitanti sono laboriosi e dediti alla navigazione, all'agricoltura e allo scavo di pietre, delle quali viene fatto un attivo commercio. I prodotti principali consistono in vino, cereali, olio, mandorle, legname di costruzione ecc. […].

Curzola contiene i porti di Knosa, Badìa, Buffalò, Trebozzi, Portosecco e Carboni. Presso al porto Pedocchio sito ad un chilometro dalla medesima, àvvi una pietra calcare, che somministra ottimo materiale da scalpello. Il capoluogo dell'isola, nel cui territorio si rinvennero monete greche antichissime, è Curzola con 1600 abitanti; giace, in declivio, sopra una lingua di terra, quasi di contro all'estremo lembo di Sabbioncello, dal quale è separata mediante un curipo largo quasi due chilometri. Poco lungi i Francesi vi costrussero un ridotto sopra un'altura, e gl'Inglesi fabbricarono nel suo centro una torre avente la forma di un cono tronco, che chiamarono forte Biagio. Fra le cose rimarchevoli di questo capoluogo merita speciale menzione il duomo di stile gotico, adorno di pregiati dipinti e di belle sculture" (pp. 62-64).