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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Lussinpiccolo

“Sono copiose di abitatori le due grosse Terre di Lossino grande e Lossino picciolo, delle quali appresso gli antichi Geografi non vedesi fatta menzione; ma nella vecchie Scritture veggonsi indicate co’ nomi di Lassinum, e Lassinium. I suoi abitatori sono per lo più marinaj: gente dura, frugale, risoluta, e avvezza alle fatiche e a’ pericoli, in modo che con picciola barca carica di legna da fuoco, che spesso trasporta alla Dominante, col solo equipaggio di un uomo e di un ragazzo, non teme di affrontare le frequenti e impetuose procelle del Quarnero

Alla giurisdizione della città, oltre a molti ben popolati Villaggi, appartengono i Scogli di S. Pier di Nembo, Sangeso, ed Onie. […]. L’Isola, o più veramente questa parte di essa, abbonda di boschi, da’ quali si trae infinita copia di legna da fuoco; produce ottimo miele, e nodrisce pecore in molto numero. Alle sue spiagge copiosissima è la pescagione, specialmente di Sgombri, e Sardelle, che insalate servono al traffico. Non ha fiumi, torrenti, o fonti di alcun rimarco. Vicino alla Terra di Lossino picciolo vi è un buon Porto di cinque miglia di giro, formato da due Valli dinominate di Copsagna, e Valdagorsta” (pp. 393-394).