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Imago Dalmatiae. Itinerari di viaggio dal Medioevo al Novecento

Solta

"Situata a O di Brazza, forma con questa il canale delle Porte di Spálato, mentre il canale di Solta a NO la divide da Zirona Grande. Allungata da NO a SE (perciò non segue la direz. delle altre sue vicine) a forma di bruco, misura km. 18.5; è larga 3.5, con un'area di 56 kmq. Ha coste molto frastagliate e a picco a N e a S; culmina nelle due vette arrotondate del M. Guárdia Grande m. 208, a NO, e M. Superiore m. 237, a SE. È coperta da macchia, ma nella parte mediana, ove si stende un altipiano, è bene coltivata, quantunque povera d'acqua. È rinomata per il vino e per il miele che le api (più grandi e laboriose di quelle italiane) estraggono dai fiori di rosmarino abbondantissimo.

È l'antica Olynta, la cui storia è strettam. legata a quella di Spálato, di cui fu possedimento; nel 1807 si ribellò ai Francesi e ne fu duramente punita. —La costa NE, la più importante, è a picco, eccetto la parte mediana, e molto aperta alla bora. Procedendo da N verso SE, vi si trovano Porto Crucizza, con un villaggetto da cui parte un sentiero per il paese di Villa Inferiore (anche gli altri paesi dell'interno hanno nome di ville, probabilm. da antiche ville di Salonitani, delle quali restano musaici pavimentali); Porto Carober, scalo dei piroscafi, con un'entrata larga 500 m., il porto più importante dell'isola (sulla riva, pochi fabbricati, una capp. e l'ufficio di porto; a 15 min. nell'int., è Grocote, ab. 1400); Porto Sordo, disabitato, coi ruderi della casa nella quale il poeta Marco Marulo, nato a Spálato nel 1450, visse per qualche tempo in romitaggio; Valle Stomora; Valle Grossizza; all'estremità SE è la punta Líuca. — Di qui risale la costa SO, dapprima brulla poi coperta di alberi, con numerose piccole insenature e disabitata; la costa O ha Porto Oliveto, buon rifugio per piccole navi, col villaggio di Oliveto, ab. 200. Il Canale di Solta, fra Zirona Grande e Solta, è limitato nell'ingr. SO da isolotti e da secche. Vi soffiano violenti la bora e il libeccio ed è percorso da una corrente in direz. O, che arriva alla velocità di 2 M. orarie e vi produce vortici" (pp. 192-193).